Il trattamento del Parkinson presso Studio Medicina Integrata Crotone

Il Parkinson è una malattia neurodegenenerativa ad evoluzione lenta ma progressiva che coinvolge principalmente alcune funzioni quali il controllo dei movimenti e dell’equilibrio.

Le strutture coinvolte nella malattia di Parkinson si trovano in aree profonde del cervello, note come gangli della base (ma non solo). La malattia di Parkinson si manifesta quando la produzione di dopamina nel cervello cala consistentemente. I livelli ridotti di dopamina sono dovuti alla degenerazione di neuroni, dal midollo al cervello cominciano a comparire anche accumuli di una proteina chiamata alfa-sinu- cleina che è forse proprio la responsabile della diffusione della malattia in tutta la re- gione. Il periodo di tempo che intercorre tra l’inizio della degenerazione neuronale e l’esordio dei sintomi motori è stimato in- torno a 5 anni.

Ad oggi, i meccanismi neurofisiologici alla base del miglioramento mediato dalla riabilitazione nei pazienti con PD sono ancora poco conosciuti. Illustri Scienziati sono in costante lavoro per la ricerca di farmaci più idonei e sempre più efficaci per contrastare questa malattia.

Gli interventi di riabilitazione rappre- sentano una strategia alternativa al trattamento farmacologico al fine di rallentare o invertire alcuni aspetti funzionali della disabilità nella malattia di Parkinson.

La Vibrazione Meccano-Sonora Fo- cale ad Onda Quadra non ha l’aspettativa di curare questa patologia ma quella di farla regredire sotto alcuni aspetti: quello dell’equilibrio, quello della stabilità e della coordinazione.

ViSS® ha evidenziato le sue capa- cità in particolare nel trattamento della Paralisi Sopranucleare Progressiva (PSP), che è un atipico Parkinsonismo, clinicamente caratterizzato da prominente sintomi motori extrapiramidali assiali, inclusa rigidità, bradicinesia, compromissione dell’equilibrio, difficoltà dell’andatura, con camminata lenta e tendenza a rotolare avanti o indietro. Patologia che peraltro progredisce a un ritmo più veloce rispetto al Parkinson.

Come anche per i pazienti di Parkin- son, le conseguente delle frequenti cadute rappresentano un grave problema per i pazienti con PSP, causando traumi cranici e fratture ossee.

ViSS® è stato inserito in diversi pro- tocolli di Ricerca in qualità di strumento riabilitativo per contrastare efficacemente gli effetti della patologia, sopra descritti.

Gli articoli Pubblicati sulle Riviste: “NeuroRehabilitation” nel 2013, “European Scientific Journal” nel 2014 e “Medicine” nel 2017, parlano dell’efficacia di ViSS® nel migliorare il controllo Neuromotorio ed i processi di Neuroplasticità.

Tutti i pazienti inclusi in tali studi, hanno mostrato come risultato un aumento della velocità di deambulazione e dell’emi passo, maggiore stabilità e conseguente ri- duzione del rischio di caduta. Hanno recuperato stabilità e fluidità di movimento, riportando quindi un generale miglioramento della loro qualità di vita.

TRATTAMENTO DELL ICTUS PRESSO STUDIO MEDICINA INTEGRATA CHIARAVALLOTI CORRADO.

Prima tra le patologie neurologiche maggiormente invalidante, L’ ICTUS detiene nel mondo una incidenza altissima. Ogni anno 15 milioni di persone ne sono colpite e di queste quasi sei milioni muoiono. Solo in Ita- lia l’ictus colpisce ogni anno più di 200.000 persone di cui l’80% di questi sono nuovi episodi ed a livello nazionale è considerato come una delle maggiori cause di invalidità.

Gli esiti di questa patologia sono di certo fortemente invalidanti. Se una determinata area del cervello subisce un danno, non riesce più a dialogare con i distretti muscolari deputati al Suo controllo ed i muscoli rimangono bloccati in una rigidità funzionale chiamata ipertonia.

La spasticità postictus è una delle condizioni più invalidanti della sindrome del motoneurone superiore. È definibile come aumento patologico del tono muscolare e presenta cloni, strappi esagerati del tendine e spasmi che derivano da ipereccitabilità del riflesso di stiramento. Il recupero funzionale che ne segue è generalmente incompleto e la maggior parte dei sopravvissuti presenta disabilità a lungo termine e sebbene sia un processo complesso, uno dei modulatori più efficaci della struttura corticale, della funzione e della plasticità cerebrale, è un input sensoriale ripetuto dato che i deficit somatosensoriali e le disabilità motorie sono strettamente correlati. Se l’attività muscolare volontaria è combinata con maggiore sensazione di movimento, si ritiene che tale sti- molo possa influenzare il recupero del Motore Centrale grazie alle connessioni che potrebbe formarsi tra neuroni somatosensoriali e neuroni di uscita motoria funzionalmente correlati con la corteccia e questo di diminuire l’ipertono nei pazienti con ictus cronico.

In forza di tale assunto sono stati effettuati Studi utilizzando Vibrazioni Meccano-Sonore ad Onda Quadra. I risultati sono Pubblicati su Riviste quali: “Eur. Jour. Phis. Rehab. Med.” (2 Articoli), “European Journal of In- flammation” e “Top Stroke Rehabilitation”. Lo scopo degli studi è stato quello di valutare la possibilità di creare un efficace programma di riabilitazione in grado di influenzare in modo positivo l’andatura e l’equilibrio e, di conseguenza, la qualità della vita delle vittime di ictus cronico. Ciò attraverso il recupero del controllo degli arti; l’acquisizione di uno schema più stabile di deambulazione; un minore bisogno di energia, quindi di affaticamento; la rimodulazione del tono muscolare e conseguente diminuzione del dolore.

Gli studi hanno comprovato la note- vole riduzione del volume della mappa corticale del muscolo trattato ed un aumento del volume della mappa di il muscolo antagonista. I miglioramenti sono stati registrati per tutti i parametri e sono stati valutati come statisticamente significanti e tali da concludere che l’applicazione di stimoli vibratori ad onda Quadra può su un muscolo aumentare il po- tenziale evocato registrato dallo stesso, suggerendo un miglioramento dell’eccitabilità corticospinale. Il trattamento con Vibrazione Meccano-Sonora ad Onda Quadra applicato per 12 settimane si è dimostrato in grado di ridurre significativamente l’ipertono ed il dolore e migliorare la forza dell’arto superiore dell’emiplegico