La TRAP è una metodica risolutiva e permanente per trattare le ectasie (dilatazioni) dei vasi venosi degli arti inferiori. E’ una “cura” della malattia varicosa, che rinforza la parete delle vene, restringe il lume, ripristina la funzione valvolare migliorando, in taluni casi fino alla scomparsa, tutti i vasi visibili: vene varicose, venule e teleangectasie capillari (senza chirurgia e/o scleroterapia).Vene varicose e “capillari” dilatati degli arti inferiori: sono condizioni molto frequenti, presenti in più del 50% della popolazione adulta occidentale, che colpiscono entrambi i sessi, con netta prevalenza del sesso femminile.Molti pazienti, hanno fino ad oggi rinunciato a curarsi perché convinti di dover essere necessariamente sottoposti ad intervento chirurgico e/o scleroterapia. La difficoltà ad ottenere buoni risultati con la chirurgia e con le iniezioni sclerosanti, ha indotto una revisione della maggior parte dei concetti che guidano gli attuali presidi terapeutici flebologici, culminata con l’elaborazione della TRAP (Fleboterapia Rigenerativa Ambulatoriale Tridimensionale), dopo numerosi anni di studio e sperimentazione.Le vene non sono obliterate, non sono asportate, non sono legate, ma curate.Con la TRAP anziché asportare chirurgicamente le vene od obliterarle con la scleroterapia, viene curata la parete venosa, stringendo il lume delle vene e rinforzando l’elasticità del vaso, in grado quindi di rigenerare le vene superficiali e perforanti. Il medico specialista nella metodica, impiega una soluzione di Sodio Salicilato dal 3% al 6% in veicolo idroglicerico tamponato in concentrazione non obliterativa e con un adeguato protocollo anatomico e cronologico, che inietta in tutti i vasi visibili e non, patologici e non, in quantità sufficiente ad entrare in contatto con le vene perforanti (da ½ ml a 3 ml). Questa soluzione è ottimamente tollerata. Il distretto venoso non visibile ad occhio nudo verrà intercettato con una luce a fibre ottiche che è in grado di mettere a fuoco le vene ipodermiche ad una certa profondità.
L’efficacia funzionale ed estetica della TRAP è confermata dalla permanente sparizione alla vista dei vasi del circolo superficiale.Chi può sottoporsi a questo trattamento possono essere trattati con la TRAP anche pazienti già precedentemente sottoposti senza successo ad altre terapie. Il trattamento viene praticato ambulatorialmente, non è doloroso, non richiede anestesia, e consente l’immediata ripresa delle normali attività socio-lavorative del paziente. Una vera rivoluzione, quindi con la TRAP, che al contrario di quanto avviene con la scleroterapia, conserva gli apparati valvolari (parte più resistente della vena), inoltre promuove una ordinata “rigenerazione” di tutti i vasi ( il termine “rigenerazione” viene usato come ripristino della struttura vascolare alterata e della funzione) con riduzione della capacitanza del circolo, garantendo un evidente miglioramento della sintomatologia del paziente, ripristinando anche l’estetica degli arti e impedendo l’evoluzione della malattia varicosa.La cura è tridimensionale perché la patologia venosa è una patologia tridimensionale e pertanto non può essere trattata efficacemente con le terapie bidimensionali come quelle tradizionali (scleroterapia, flebectomie, laser e HF endovasali, laser o Timed percutanei ecc.). La cura è eseguita in tutte le regioni dell’arto, perché la meiopragia (debolezza dei tessuti) è diffusa a tutte le pareti venose del circolo superficiale e perforante. Limitare il trattamento terapeutico esclusivamente dove sono presenti vene visibili non corregge le alterazioni emodinamiche del circolo e predispone inevitabilmente alle recidive.A differenza delle classiche scleroterapie, con la T.R.A.P. i vasi non si chiudono, ma si riduce il loro calibro, rendendoli più forti e funzionali.