ALOPECIA

è una perdita totale o parziale dei capelli, in funzione dell’età o di fattori genetici oppure secondaria ad un’affezione locale e generale. La dermatite seborroica e la psoriasi del cuoio capelluto sono raramente la causa di alopecia. Si distingue l’alopecia non cicatriziale (senza fenomeni atrofici né rimaneggiamenti cicatriziali) da quella cicatriziale (secondaria a riparazioni tessutali). Le alopecie non cicatriziali comprendono: – la calvizie ippocratica: frequente, familiare, necessita della presenza di androgeni. Comincia a manifestarsi sulle regioni laterofrontali o sul vertice. Colpisce gli uomini e può comparire già nell’adolescenza. La calvizie della donna non è rara ed eccezionalmente totale. – l’alopecia tossica: è in genere temporanea; può comparire 3 o 4 mesi dopo una malattia grave, spesso febbrile (perché i follicoli pilo-sebacei sono estremamente sensibili all’aumento della temperatura corporea). Possibile nel mixedema, nell’ipopituitarismo, nella sifilide recente, nelle sequele di una gravidanza, nell’anemia e nell’ipotiroidismo. Può comparire anche dopo l’assunzione di certi citotossici, di tallio e dosi eccessive di Vit.A. – l’alopecia areata: è una perdita totale di capelli ma circoscritta. La barba può essere interessata. Possibile coinvolgimento di anticorpi antitireoglobulina, antitiroidei e antisurrenalici. – la tricotillomania: è un disturbo di tipo nevrotico che può, nei casi gravi, dare un’alopecia, con capelli di lunghezza differente. Quelle che rispondono meglio sono quelle non cicatriziali.